KYC, ossia Know Your Customer, letteralmente “conoscere il cliente” (esiste anche l’acronimo KYB, ossia Know Your Business) indica tutte le procedure che consentono alle banche e agli istituti di moneta elettronica, come Treezor, di identificare un cliente.

La procedura KYC, disciplinata dalla legislazione europea e nazionale, permette di garantire la conformità di un istituto finanziario agli obblighi di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, comunemente denominati procedure AML/CFT.

 

Oggetto della procedura KYC

La procedura KYC consiste nel verificare l’identità dei clienti e garantirne la conformità ed è un elemento fondamentale del dispositivo di vigilanza di Treezor. Essa contribuisce:

  • alla lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo;
  • al rispetto della normativa fiscale;
  • al rispetto delle sanzioni;
  • al rispetto delle leggi e delle normative in materia di lotta alla corruzione;
  • alla prevenzione del furto di identità;
  • alla tutela dell’interesse del cliente;
  • alla protezione della reputazione.

Pertanto, l’istituto di moneta elettronica deve raccogliere e analizzare diversi dati: ecco perché si richiede ai clienti di consegnare diversi tipi di documenti.

In questo contesto, l’istituto deve raccogliere vari dati essenziali, ad esempio (elenco non esaustivo):

  • identità del cliente (cognome, nome, indirizzo postale, indirizzo e-mail, numero di cellulare);
  • documenti legali (carta di identità o passaporto + prova di residenza < 3 mesi);
  • per una persona fisica – cognome, nome, indirizzo postale, indirizzo e-mail, numero di cellulare, copia di un documento di identità valido e di una prova di residenza < 3 mesi;
  • per una persona giuridica – copia di un documento di identità del rappresentante legale, estratto Kbis < 3 mesi, copia dello statuto, ad esempio;
  • video in diretta per verificare che i documenti siano conformi;
  • video in diretta per verificare che la persona che desidera aprire un conto corrisponda ai documenti presentati.

KYC: chi sono i soggetti interessati ? 

Le procedure KYC hanno subito diverse modifiche, specie per conformarsi alle direttive europee relative ai servizi di pagamento (PSD1 e PSD2) che consentono a nuovi operatori, quali le fintech, di accedere a nuovi servizi.

Di conseguenza, tutti gli operatori finanziari come le banche, le compagnie assicurative, le fintech e gli istituti di moneta elettronica, fra cui Treezor, sono oggi interessati da queste normative.

La questione della lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo (AML/CFT) riguarda tutti i fornitori di servizi di pagamento a seguito alla direttiva del 26 ottobre 2005. Tutte le proposte sono state riprese dalla quarta direttiva antiriciclaggio, detta direttiva 2015/849, e dalla quinta, quella del 30 maggio 2018, detta direttiva 2018/843.

Il KYC è sistematico ?

Sì, il KYC deve essere sistematico per permettere di identificare i titolari di un conto fin dal primo euro, indipendentemente dagli importi delle transazioni successive.

Perché il KYC è necessario ?

Spontaneamente, verrebbe da dire che si tratta di un obbligo legale.  Il KYC è prima di tutto una procedura di sicurezza. Per estensione, consente a tutti gli operatori del settore finanziario di creare un servizio sicuro per imprese e privati. In quanto cliente, l’utente è tutelato contro i furti di identità o i tentativi di appropriazione indebita del proprio conto.

Le informazioni raccolte sono al sicuro ?

Per Treezor, la sicurezza di tali informazioni è una priorità. I nostri server sono criptati e controllati regolarmente da professionisti della sicurezza informatica. Ulteriori informazioni sulla nostra Informativa sulla privacy sono disponibili qui.

Più in generale, il settore è soggetto al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) in vigore dal 25 maggio 2018. Questo regolamento garantisce la protezione dei dati personali degli utenti. Le informazioni raccolte durante la procedura KYC rimangono quindi riservate. L’unica eccezione riguarda le autorità che possono accedere a tali informazioni in caso di procedura penale. Privati e imprese non possono richiedere informazioni su un conto o sul suo titolare.

Da tenere a mente :

  • il KYC è una procedura imposta a tutti gli operatori del settore finanziario;
  • questa procedura garantisce la conformità di un istituto finanziario agli obblighi di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo;
  • il KYC garantisce la sicurezza dei clienti in caso di frode;
  • le informazioni raccolte sono protette.

Per maggiori informazioni sulla procedura KYC di Treezor, clicca qui.

Per saperne di più, scopri le diverse fasi per realizare un KYC.

Tutti i nostri articoli KYC sono disponibili sul blog Treezor.

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